giovedì 13 novembre 2014

Lavoro durante la malattia giustifica licenziamento




La Corte di Cassazione, con la sentenza n.21093 del 3 ottobre 2014, ha deciso che è legittimo licenziare il lavoratore che, durante la malattia, presta la propria opera, seppur gratuita e presso il negozio di un familiare. Con ciò ha rigettato l'impugnativa proposta da un lavoratore, licenziato dopo essere stato scoperto, mediante accurate indagini, a lavorare presso il negozio di casalinghi del fratello durante il periodo di malattia. Il ricorso del lavoratore, infatti, si incentrava sul fatto che lo svolgimento di alcune semplici prestazioni gratuite in favore di familiari, non potevano essere considerate come attività lavorativa, in quanto si erano concretizzate nello svolgimento di semplici lavori di riparazione. Inoltre l’esecuzione della prestazione di lavoro in oggetto, non avrebbe compromesso o ritardato la propria guarigione e non si trattava nemmeno di una simulazione dello stato patologico, così come non era un’attività espletata in contrasto con il divieto di concorrenza.
Dalle indagini, invece, è emerso che il lavoro svolto presso il fratello dal dipendente durante la malattia, oltre a non essere occasionale, ma sistematico, riguardava l’esposizione della merce negli scaffali, e tutta una serie di altre attività che  risultavano in contrasto sia con la patologia oggetto dell’assenza dal posto di lavoro per malattia.
La Corte, nella sentenza in esame, ha ricordato che, nel caso di specie, grava sul datore di lavoro la prova dello svolgimento di altra attività lavorativa da parte del dipendente ammalato, mentre grava sul lavoratore la prova  che tale diversa attività lavorativa risulti compatibile col suo stato di malattia ed ad ogni modo coerente con gli obblighi gravanti su di lui.

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